L’Italia sta vivendo un vero e proprio boom di turismo nostrano. Ci sono, in effetti, diverse attività turistiche
locali che erano sul punto di chiudere ma che, grazie agli effetti della pandemia, stanno vivendo una sorta
di seconda giovinezza.
Tra questi, c’è sicuramente il Sud Italia, che ha un’occasione ghiotta per mettersi, finalmente, al pari con il
resto d’Italia per quanto concerne i servizi. Al momento, però, più che promuovere le bellezze che
possiede, non si sta facendo tanto altro.
Ma quali sono i problemi atavici legati al turismo? Eccoli.
Mentalità troppo tradizionale in alcuni casi
In alcuni casi, è bello anche riscoprire le tradizioni e vedere come si viveva tanti anni fa. Ci sono intere aree
rurali che sembrano ferme nel tempo e che non hanno vissuto l’innovazione. Anzi, sembrano quasi chiuse
al mondo esterno.
Questo, però, se da un lato come detto può essere visto come una sorta di evasione dalla realtà, in altri
contesti può essere visto come un qualcosa di negativo. E per alcuni aspetti questo discorso vale anche per
le grandi città.
È molto difficile, infatti, vedere incontri con donne trans a Palermo, giusto per citare una città grande del
Sud, o, comunque, un amore omosessuale alla luce del Sole. Certo, c’è da dire che le cose stanno,
finalmente, cambiando ma la strada da percorrere è ancora lunga.
Si può parlare, ad esempio della connessione internet, ancora troppo lenta in alcuni frangenti. Per non
scrivere, poi, dei servizi pubblici. Ma questi ultimi meritano un approfondimento a parte.
I servizi sono inesistenti
I trasporti in alcune zone del Sud sono inesistenti. Lo si deve dire chiaro e tondo. Anche qui, rispetto a
diversi anni fa, la situazione è migliorata. Capita spesso che due persone vogliose di incontrarsi ma che
vivono in due aree opposte della città, siano costrette a prendere l’auto. Generando, così, un traffico
notevole e anche un inquinamento acustico/ambientale elevato.
Questo, soprattutto per chi non ha una vettura a disposizione, oppure poco budget per poterla affittare, è
un grosso problema. Tante volte, infatti, alcune città, che potrebbero vivere di turismo, non sono così piene
di persone proprio perché risulta difficile arrivarci.
Oggi non si può prescindere da questo e, quindi, è necessario una inversione di rotta. Anche perché più
turismo vuol dire più soldi, più indotto e, ovviamente, anche più occupazione.
Anche qui stanno salendo i prezzi
C’era un tempo in cui il Sud Italia era una zona assolutamente non costosa. Alt: anche oggi lo è. Ma lo è un
po’ di meno. I costi per le imprese sono saliti dappertutto e il Meridione d’Italia non fa certamente
eccezione.
Il divario di prezzi tra il Settentrione e il Mezzogiorno è ancora notevole, sia chiaro. Ma questa forbice sta
rischiando di assottigliarsi sempre di più. E se un tempo si veniva al Sud era anche perché il costo della vita
è nettamente più basso.
In ogni caso, però, c’è da dire che le bellezze che offre questa parte d’Italia sono notevoli. Ed è da qui che
bisognerebbe ripartire. Per valorizzarle al meglio.